Il viaggio sul sentiero degli Dei è stato, diciamo, molto solitario. Non è una via asfaltata ma una specie di strada battuta che a tratti perde i suoi segni e non sai bene se ti trovi ancora sulla via giusta o no. Sono già da alcuni giorni che cammino e ammetto che se non fosse stato per un laghetto da queste parti sarei morta di sete. Non vi preoccupate ve lo direi se stessi così male. Per il momento mi sento bene. E ammetto che molte delle mie paure sono scomparse. Mi sento molto più coraggiosa di quando me ne sono andata via di casa.

Chissà cosa sarà successo sulla nave. Su internet non ho trovato nemmeno un trafiletto di notizia. E ancora non ho capito bene chi è questo Pirata Cialtrone che dice di volermi prendere a tutti i costi. Sono sicura che qualcuno di voi può darmi una mano. Indagate. Informatevi. Fatemelo sapere però. Mino255 dice che sto seguendo la pista giusta. E che appena arrivata ad Orro devo cercare un contadino di nome khader. Lui mi metterà il timbro sulla carta e mi dirà come proseguire. Devo stare attenta a Orro, Mino255 mi ha messo in guardia, dice che quei due marinai incontrati in Sicilia secondo lui sono scagnozzi mandati da un certo Zenasios. Un tipo che prova a fermare tutte le persone che vogliono andare a Thoth. Prima le adula, poi le immalinconisce e quando nemmeno con questo ci riesce, le terrorizza!

È notte fonda. Non credo che la città sia così tanto lontana. Sto mangiando uno piatto a base di carne e di riso; me l’ha dato Aisha prima che partissi. È davvero buono. Chissà come sta Aisha. Spero che raggiunga il suo sogno di libertà. Ora che sono sola con me stessa, mi trovo a pensarla spesso. Più che altro rivedo quelle scene di morte e mi chiedo davvero se Dio esiste. Come possono gli uomini essere così violenti. Una volta una mia insegnate mi disse che, secondo lei, questa Terra non era fatta per gli uomini. Io credo che tutto abbia un senso e che non si muore per caso così come non esiste il caso. Siamo tutti legati e condannati a vivere nel presente. Solo che ci sforziamo di voler predire il futuro e lo facciamo andando a prelevare l’ignoto dal passato. Ma né futuro né passato esistono. C’è solo il presente. E se ci ostiniamo a non volerlo vedere, non ci sarà molto da fare. Ammetto, non posso cambiare il mondo, ma in fondo nemmeno mi interessa.

Credete che sono diventata troppo profonda? Forse sono queste stelle. E questa pace che non sentivo da tempo. Era da molto che non avvertivo le cose che mi circondavano. Invece adesso ho preso ad osservare tutto. Prima camminavo fra questi alberi ed era come se avvertissi l’anima di una foglia che cadeva, il rumore di un ramo che si rompeva. Mi sento bene, meravigliosamente bene; e non mi importa se mi danno la caccia; se quel pirata vuole la mappa. Non m’importa perché ora mi sento come protetta da qualcuno. E così voglio addormentarmi, con questa certezza. Domani mi aspetta una lunga passeggiata. Notte a tutti.