La Litote è una figura retorica che consiste nel dare un giudizio o fare un’affermazione adoperando la negazione di una espressione di senso contrario. Può avere intento di attenuazione o enfasi, ma anche di eufemismo o ironia.

Per Umberto Eco la Litote è la più straordinaria delle tecniche espressive. Ecco un esempio tratto dai Promessi Sposi:

Don Abbondio non era nato con un cuor di leone.

Dire una cosa affermandone l’opposto non è semplice. Potrebbe anche creare confusione. Però la Litote è davvero interessante. Su questo piccolo blog abbiamo spesso parlato della necessità di scrivere il più chiaro possibile i nostri pensieri perché il nostro obiettivo è capirci meglio. Ma oggi cercheremo di scrivere la cosa opposta. Divertiamoci a scrivere interi versi con questa figura retorica. La Litote viene spesso usata dai comici e subito scatta la risata.

Esperimento n. 01
Proviamo a usare questa figura retorica riferendoci a noi stessi. Scegliamoci con cura le parole con cui parliamo di noi. Tutto ciò che scriveremo ci servirà ancora una volta per capirci meglio. A me è uscito questo:

Eden non è un felino dalla coscia lunga, ma piuttosto un gattino dal pelo arruffato. Il suo cuore non ha le spine della rosa perché la regina del prato è la violetta. Preferisce dolci che non sanno di cannella. E piatti che non celino rosso sangue. Sempre attenta ai sentimenti, non tace davanti a chi le chiede una risposta. Cerca, se può, di non inchiodare il suo sapere al muro. Il tempo le ha insegnato che le rughe non sono serpenti e che i serpenti non mangiano la frutta. Insomma, Eden non è un un animale domestico. Né addomesticato. Né addomesticabile.