Come corre indaffarato Bradipo Nicola, ma cosa avrà combinato? Ha tra le mani un pacchetto, e da come lo stringe sembrerebbe qualcosa di prezioso. “Devo tornare a casa. Ci vediamo nel pomeriggio. Chiama Coriandolo e digli di portare la sua chitarra”, dice all’amico Millo il pescatore, fermo sulla porta del bar delle Balene a bere una limonata fresca. E intanto, tutto ansimante, corre a passo felpato, diritto verso casa.

A memoria d’uomo per scovare uno sforzo simile nella vita misteriosa di Bradipo Nicola bisogna ripercorrere a ritroso l’orologio del tempo; quando da giovane partecipò alla maratona del paese. In quell’occasione lo stuntman fu costretto a sparare brioche in aria per costringerlo ad alzarsi dalla panchina.

Non aveva capito bene come si svolgesse la gara!

Sta di fatto che la sua figura, seduta sulla poltrona a mangiare nel bel mezzo della pista da corsa, fu immortalata dal Gazzettino e fece il giro del paese. Il successo fu così grande che per molto tempo il primo piano di Bradipo Nicola testimoniò le bellezze della città in uno slogan che recitava: “Venite a trovarci. Questo è il paese delle brioche. Gnam!”

Per dovere di cronaca quella gara podistica finì con Bradipo Nicola che festeggiava i compagni vittoriosi con tanto di brioche e succo di mirtilli in fiore.

Finalmente a casa. Eccolo lì, emozionato mentre adagia il suo prezioso fagotto sulla tavola. Ma cosa starà tirando fuori? Dal pacco esce una corda sottile, molto molto lunga. Il mistero si infittisce. Alle 5 in punto Millo e Coriandolo arrivano a casa dell’amico. “Ma si può sapere cosa ti sta capitando?” chiesero i due simultaneamente.

“Nulla, amici miei. Ho solo scoperto qualcosa che ha dell’incredibile”. I due diressero lo sguardo verso quella lunga corda adagiata sul tavolino, ma non osarono chiedere: era risaputo che in fondo in fondo a Bradipo Nicola mancasse qualche rotella.

Dopo un attimo di esitazione i tre si diressero verso la scogliera. “Guardate lassù. Cosa vedete?”, Millo e Coriandolo alzarono gli occhi e a parte qualche nuvola nulla di strano stava sopraggiungendo all’orizzonte.Il cielo era terso come sempre. “Forza finiscila e entriamo in casa”, sbottò Millo. Sempre nervoso Millo il pescatore! “Oggi ho incontrato un viandante solitario per strada che mi ha venduto questa corda. È di un tessuto speciale…acchiappa le nuvole”.

Svelato l’arcano.

Ecco a cosa serviva quella corda: acchiappava le nuvole! “Come farai a prenderle?”, chiese Coriandolo, anche lui convinto della prodigiosità della corda. “Semplice, con la musica. Il manuale parla chiaro alle nuvole piace molto il suono della chitarra. Ecco perché ti ho chiesto di portarla”. La musica per sedurre le nuvole? Però che immaginazione questo Bradipo Nicola!

Tutto era pronto. Ognuno alle sue postazioni. Bradipo Nicola con la corda in mano. Millo il Pescatore pronto ad aiutarlo. E Coriandolo seduto su una pietra, gambe accavallate e dalla sua chitarra le note incominciarono a danzare: dolce suono melodioso. Incuriosita la popolazione del bosco si affrettò a venire. Anche quella del sottobosco era accorsa come richiamata dal corno del Gigante: Dio venerato da quelle parti da secoli.

“Si stanno avvicinando, le vedete?” gridò Bradipo Nicola.

Era vero le nuvole amavano la musica. Quando furono così vicine da poter essere acciuffate, Bradipo Nicola lanciò la fune e – per Dio! – ne prese una. “L’ho presa! L’ho presa!”. Tutti si voltarono.

L’idillio però durò solo un istante. Un attimo lungo e indimenticabile. Bradipo Nicola non aveva fatto conti con la nuvola. Forse lei non voleva essere catturata. E così quel batuffolo di ovatta ondeggiante si divise in due e la corda cadde dritta sul naso di Bradipo Nicola che soddisfatto per la sua avventura invitò tutti a cena per una festa a base di brioche.

Alla prossima puntata con le avventure di Bradipo Nicola.

Ascolta questo racconto