Che confusione in casa di Bradipo Nicola! Il letto è in disordine.
I piatti tutti da lavare. E i vestiti sparsi ovunque.
È da giorni che sta cercando la pietra energetica del dottor Lupo, senza successo.
Il suo amico gliela aveva data come rimedio contro l’orticaria e per riprendersi da quel forte attacco di tosse causato dall’eccessivo consumo di brioche di cui era golosissimo.
Ma adesso? Sembrava scomparsa.
Eccolo dunque alle prese con la sua memoria.
Cercando di fare spazio nella sua mente, piano, piano dai meandri dei suoi ricordi riesce a far emergere, sebbene a scatti, la sua giornata. Vediamo cos’è accaduto ieri: ha parlato con Millo il pescatore.
Insieme sono andati a trovare la marchesa Giovanna.
E poi lui è tornato a casa velocemente, colpito da un’incredibile desiderio di brioche.
Solo che della pietra energetica nemmeno l’ombra.
Neanche dai suoi ricordi voleva riemergere.
Col suo comportamento lascivo Bradipo Nicola stava creando un bel guaio diplomatico, perché il dottor Lupo a quella pietra ci teneva tantissimo. Pensate che per procurarsela si era recato da solo con la sua delicata zattera, nel triangolo delle Bermuda.
Per poco non ci rimetteva le penne!
«Prima o poi la troverò», diceva tra sé.
E intanto continuava a mettere a soqquadro tutta la sua piccola casetta. Fu così che riabbracciò il calzino verde di quando era bambino, la racchetta gialla di suo nonno e, incredibile!, riportò alla luce la sua vecchia poltrona.
Era da tempo che non sapeva che fine avesse fatto.
Ed ora era lì davanti ai suoi occhi, riscoperta sotto una pila enorme di abiti e coperte da lavare.
Fu così felice per l’avvenuto ritrovamento che decise di dare una festa di ben tornato per la sua cara poltrona.
Chiamò tutti i suoi amici. E preparò la cena.
Quando arrivarono gli invitati, la casa era ancora in disordine, ma nessuno ci badò più di tanto, perché conoscevano il padrone: ci voleva tempo per risistemare tutto, e lui lo avrebbe fatto con comodo.
Aveva ancora tanti anni davanti…
La tavola era apparecchiata da lusso.
Una tovaglia rossa dal risvolto ricamato bianco faceva da apripista su un tavolo imbandito delle più preziose leccornie.
Antipasti al miglio verde, petali di rose caramellati, zucche dai mille colori rendevano la festa gioiosa come un arcobaleno.
Il piatto forte però ancora doveva essere presentato: la zuppa bianca della nonna.
Bradipo Nicola era orgoglioso del suo piatto tradizionale.
Quando sua nonna salutò il nipotino, poco più che cucciolo, sull’uscio di casa perché innamorata del capo villaggio di un gruppo di aborigeni dell’Australia, gli rivelò anche la ricetta segreta, affinché continuasse la tradizione.
Quando i direttori delle grandi aziende lo vennero a sapere, subito inviarono i loro migliori venditori per riuscire ad ottenere da Bradipo Nicola il segreto.
Ma a parte un invito a pranzo con tanto di assaggio della famosa zuppa, tutti tornavano a casa a mani vuote sebbene con la pancia piena.
Sul tardi arrivano gli invitati. E in cerchio festeggiarono il ritorno della poltrona.
Mentre si rideva e scherzava commentando come nonostante il tempo trascorso la stoffa era perfettamente integra, dalla cucina apparve Bradipo Nicola con la zuppa bianca fumante.
Era meravigliosa. Adagiata comodamente in quella terrina di ceramica floreale sembrava una donna bellissima in attesa di essere amata.
Il nostro amico cuoco alzò il soperchio e voilà! una gradevole luce bianca esplose nella stanza.
Stupiti, affascinati, i commensali dimenticarono la poltrona e corsero diritti verso il tavolo, in attesa di gustare il delizioso pasto. Bradipo Nicola faceva il buon padrone di casa.
A turno serviva gli amici con un mestolo pieno di zuppa bianca.
E si diede il via alle danze culinarie.
Le bocche si aprivano e si chiudevano come il più perfetto dei balletti russi, gli occhi erano totalmente persi in quella miscela dai sapori esotici e i nasi in balìa degli odori.
Una vera poesia stava esplodendo nell’aria quando d’improvviso si sentì un “Crak”.
Cos’era accaduto? Dalla bocca del dottor Lupo uscì una pietra luminosa che lasciò tutti meravigliati.
La pietra energetica! ecco che fine aveva fatto.
Bradipo Nicola per sbaglio l’aveva lasciata nel barattolo del sale.
Sul perché stesse proprio lì, nessuno se lo sapeva spiegare.
E così, dopo un piccolo silenzio generale, tutti ritornarono a mangiare. Solo la poltrona rimase delusa, dopo poco era già ricoperta di vestiti, borse e lenzuola.
E scomparve di nuovo.
Lentamente.
Molto lentamente.

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