Mantieni i tuoi pensieri positivi
Perché i tuoi pensieri diventano parole
Mantieni le tue parole positive
Perché le tue parole diventano
i tuoi comportamenti
Mantieni i tuoi comportamenti positivi
Perché i tuoi comportamenti diventano
le tue abitudini
Mantieni le tue abitudini positive
Perché le tue abitudini diventano
i tuoi valori
Mantieni i tuoi valori positivi
Perché i tuoi valori diventano il tuo destino

Quando ho letto questa bellissima, per me, poesia di Mahatma Gandhi ero appena uscita da una lettura che mi stava ispirando e non poco.  Apro spesso a caso alcuni libri, ho preso l’abitudine di leggere il Vangelo, libro intenso e meraviglioso, lontano anni luce da ciò che ci propina la chiesa; e cercato di tradurre, nel mio piccolo, o trovare traduzioni che siano il più possibile “fedeli” al testo originale; per quanto ci è possibile risalire alle origini viste le continue manomissioni… i miei occhi sono caduti letteralmente nel vangelo di Matteo 4,29 sulla frase:

Guardate ciò che ascoltate

Da questa mattina questa frase mi gira di continuo in testa: guardare ciò che ascolto, che dico, che dice chi mi è di fronte, accanto, lontano… guardare nel senso di sorvegliare, vigilare con gli occhi, aguzzare la vista e proteggere… diventare guardiano. E come si diventa guardiano? Guardando ciò che ascolto. E cosa ascolto? Parole. E cosa sono le parole? Pensieri. E i pensieri da dove nascono? Dalle azioni, dai comportamenti, dalle nostre abitudini. Quindi un guardiano e chi guarda ciò che hai combinato proteggendolo. Ma non te, le tue parole. Facendole ritornare come un’eco. Perché solo così impariamo a capire e capirci. Riportando al mittente la lettera con destinatario sconosciuto.

Oggi ad esempio ecco cosa ho guardato ascoltando:

<<Ho paura! Ho paura, ti dico. Sono disperata e nessuno mi capisce. Non mi comprende tuo padre, non mi comprende tuo fratello né tanto meno tua sorella. Sono sola, e quella pillola mi farà sicuramente male allo stomaco. Sto morendo, lo so. E nessuno se ne accorge. Nessuno. Nemmeno tu. Dici così solo per farmi stare bene, ma non è vero. Sì, ha cucinato, ha fatto la sua pasta e patate. Poverino, anche lui ha i suoi acciacchi. Si è messo in testa che deve fare i piatti, basta che li fa. A che ora vieni? Non preoccuparti, fa con comodo.>>