Ho scritto questo piccolo pensiero, che poi si è trasformato da solo in una poesia, osservando il vento che scuoteva le foglie di alcuni alberi cittadini. Quell’ondeggiare mi ha ricordato un fiume, lo stesso che accompagna il mio girovagare fantasioso, dove i pensieri scivolano senza pesi. Per portare con me l’unico che valesse la pena reggere.

Cercare pallide distese di cuori
Giù nella vallata delle anime stanche
Sedersi accanto al fiume dorato
E contemplare la lunga onda
Dei miseri pensieri umani
Nulla ha più senso del piccolo sasso
Che scelgo di stringere fra le mani