Non ci credereste, ma sono stata rapita. È per questo che non mi sono collegata per tutto questo tempo. Vi avevo detto di quei due che mi davano la caccia. Bene, mentre stavo per andarmene mi hanno bloccato. Credo di essere stata drogata perché poco dopo mi sono ritrovata su una jeep con le mani legate. Sentivo quei due tipi, non so nemmeno come si chiamino, confabulare. Volevano farmi fuori. Mi stavano portando in un posto per uccidermi. Per tutto il tragitto ho fatto finta di dormire.

Avevano preso anche il mio cellulare. Non potevo chiedere aiuto a nessuno. Quando la macchina si è fermata ho creduto che per me non ci fosse più scampo. Ma non si erano fermati per farmi scendere. Un gruppo di ladroni del deserto gli avevano sbarrato la strada. Alla richiesta di abbandonare il mezzo, il più grosso fa cenno di no con la mano. Ne nasce una colluttazione e viene sbattuto sulla strada sterrata. Ho avuto molta paura. E ho cercato di non farmi vedere. Di nascosto sono riuscita a prendere il mio zaino e strisciare piano piano. Ho sentito spari e urla. Ma non mi sono girata.

Quando pensavo di essermi messa in salvo dietro una fitta boscaglia lui mi porge una mano e mi tira dentro una grotta. Siete curiosi di sapere chi ho incontrato? Si chiama Hermoth ed è un apolide. Da quando ha scoperto di essere stato adottato passa da una città ad un’altra in cerca della sua vera madre. Lui non è interessato a Thoth. C’è stato, ma non fa per lui. Dice di sentirsi un combattente e che vuole salvare il mondo. Secondo me è un po’ andato di cervello. Però devo ringraziarlo, se non fosse stato per lui chissà che fine avrei fatto. Mi ha tolto le funi alle mani e mi ha fatto mangiare un intruglio di non so che cosa. La poltiglia aveva un aspetto sgradevole ma ammetto che fosse davvero buona.

Sono stata lì per molto tempo. La montagna era piena di guerriglieri ed era pericoloso farmi vedere. Sono stata preoccupata. Non potevo comunicare con nessuno per via del segnale ballerino. Hermoth mi ha spiegato che da quelle parti è difficile collegarsi perché il governo non vuole che la gente abbia internet in casa. Mah! Io ci sto facendo un intero viaggio col web per compagnia! Ma non faccio testo.

Ora sono arrivata a Polti. Infatti vi scrivo da una camera d’albergo mentre mi rilasso in questa vasca dal sapone di ambra. Era da tanto tempo che non facevo un bagno così. È vero che le cose le apprezzi quando incominci a non averle più. Thoth è ancora lontana e più che mai ho voglia di arrivarci. Questa sera ho appuntamento con un tizio per il fatto del timbro. Come vi ho detto non posso rivelarvi il suo nome Pirata Cialtrone potrebbe essere il mandante del mio sequestro. Ok, ho detto fin troppo. Vi terrò informati.

A presto…