È che quando riprendo a scrivere mi chiedo sempre dove sono state le mie parole in tutto questo tempo. Le avrò dimenticate da qualche parte, come è il mio solito fare, oppure le ho lasciate lì, sole, piccole e indifese, senza cullarle con una nenia materna, perché, a volte, lo ammetto, sono così esigente da punirle. Come osano impossessarsi di me, del mio cuore, cucirmi addosso emozioni e ricordi di cui ne farei a meno. In questa estate lunga e calda il mio pensiero draga sabbie asciutte in cerca di perle preziose e, sotto questo sole, mi scotto. La mia fronte aggrotta rughe e sorrisi di smorfia. Ma loro, le parole, mi aspettano e dicono: «Siamo qui, al tuo fianco, sempre accanto a te; nel dolore, nella gioia, nella fuga che tanto di appartiene; siamo semplicemente noi stesse, cos’altro vuoi?».
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