Oggi amici di oltreleden.it non posto un esercizio di scrittura creativa ma un’interessante indagine fatta dall’Ordine dei Giornalisti. Secondo questa ricerca, dal titolo “Smascheriamo gli editori”, sarebbero tantissimi i freelance, ossia i collaboratori in remoto, che malpagati e sfruttati lavorano per riviste e quotidiani che incassano, di contro, interessanti contributi pubblici. C’è da dire che il settore è super inflazionato, sono tantissimi gli aspiranti giornalisti, e che personalmente non credo che un articolo, almeno che non sia scritto da una firma famosa o si tratti di un pezzo specialistico, debba essere pagato eccessivamente. Ma cifre come quelle rese note dall’Ordine fanno sicuramente riflettere. L’indagine è stata fatta su un campione di 1000 giornalisti freelance e circa 4000 giornalisti professionisti.
Il lavoro presentato ha fatto emergere una realtà non proprio piacevole: “C’è chi paga 21 centesimi di euro per ogni due righe da 58 battute l’una. E chi corrisponde 2,58 euro per un articolo quale che sia la lunghezza. Senza contare chi, superato un certo tetto, gli articoli non li paga affatto. E chi decreta una riduzione dei compensi con effetto retroattivo. Compensi tutti comprensivi di tasse e pagati in qualche caso anche con 360 giorni di ritardo”. Interessante è la tabella con tutti i risultati della ricerca, divisi per Regioni e testate. Se volete saperne di più trovate tutto il materiale sul sito dell’Ordine.