– Che pennuto era quello che stamattina ha solcato il cielo del villaggio?
– Un pennuto gigante. Mai visto prima.
– Precisi il teste cosa intende col termine gigante.
– Un pennuto con le ali larghe da qua alla capanna di zio Proht.
– E’ chiamato a giudizio un nuovo testimone. Annoti: il tempo stringe. Suggerisco al teste di chiarirci chi è zio Proht e qual è il suo ruolo nella faccenda?
– E’ il fratello di mia madre. Vive nella capanna sotto l’albero di banane di mia sorella Zufru.
– A domanda risponde: parentela di secondo grado. Annoti: nella storia si sono aggiunti altri due personaggi di indubbio valore morale, rispettivamente lo zio e la sorella. Perché sua sorella ha piantato l’albero proprio vicino alla capanna di suo zio? Era per caso una minaccia?
– …
– Il teste non risponde. Annoti: a questa domanda il teste ha spalancato gli occhi e alzato le spalle. Riformulo la domanda: chi gliel’ha detto a sua sorella di piantare l’albero delle banane proprio lì?
– E’ stato il capo tribù. Ma lo zio non si è spostato.
– Vuole il teste informare sul motivo che ha spinto l’uomo, con la parentela di secondo grado, a non spostarsi?
– Gli spiriti degli alberi.
– Si chiamano a deporre gli spiriti degli alberi. Nota a margine, prima della postilla al capitolato 12esimo, in un periodo fra ‘il dire e il fare c’è di mezzo il mare’: panico generale! E cosa avrebbero detto di particolare questi SPI-RI-TI?
– Che un pennuto gigante sarebbe venuto a salvarci.
– Vuole il teste essere più chiaro?
– Non ho capito la domanda.
– Il teste si rifiuta di collaborare, di nuovo. Riporti: ho brividi di freddo per tutto il corpo, che fossero gli spiriti? Ritorno alla questione: per quale motivo un pennuto gigante dovrebbe salvare un gruppo di uomini in abiti succinti che vivono in un posto sperduto del mondo? Riporti: l’ho detta troppo veloce e mi manca il fiato. Riporti: troppi riporti!
– Non saprei.
– Chi vorrebbe vivere in un posto come questo. Annoti: alberi secolari, di colore verde sgargiante, fiori arcobaleno e cielo azzurrissimo. Ah, farfalle dai mille colori e… Basta con l’annotazione! Dicevo, chi sarebbe così stupido da trascorrere le sue giornate in un posto che: è vero che sembra un paradiso celeste, che si sta benissimo, che le banane dell’albero di tua sorella sono davvero buone, che questi abiti mi stringono, che. Riporto a margine: il giudice ha le allucinazioni, cammina a piedi nudi e si è tolto i pantaloni. Prendo il suo posto: secondo te chi vorrebbe mai vivere qui? È ovvio, nessuno con un po’ di coscienza metterebbe piede fra queste foreste.
– E perché ci tenete tanto a prendervi le nostre terre?