C’è qualcosa contro cui lo scrittore si trova più spesso a combattere. È il tempo. L’ansia di finire è sempre alle spalle e ti soffia sul collo. E non sai più se procedere o retrocedere. Nasce così il blocco dello scrittore. E il tempo è il massimo responsabile. Anche quando ne abbiamo tantissimo a disposizione veniamo colti dall’ansia di finire e di non farcela. Oggi dunque parleremo di come affrontare questo rapporto di odio/amore fra il tempo e la scrittura.

Ho più volte ribadito (a me, in primis!) che si scrive per se stessi e non per compiacere gli altri. Cosa normalissima e spesso dimenticata.

Se scriviamo per farci accettare non andremo avanti. Perché mentiremo a noi stessi. E lo scrittore prima di tutto deve essere sincero. Deve scrivere di cose che conosce e sentimenti che ha fatto propri.

Leggendo il libro di Haruki Murakami, L’arte di correre, me l’ha regalato una mia carissima amica e poeta, mi è venuto in mente quanto trovi difficile avere un buon rapporto con il tempo. Come per la corsa anche nella scrittura ci vuole pazienza e costanza quotidiana. Anche quando non si ha voglia. Mettiamoci seduti alla scrivania e scriviamo. Ci serve per allenarci. Per smuovere le nostre coscienze. Per capire quali sono i nostri veri obiettivi. E prima o poi arriva SEMPRE l’incipit da cui partire. E a quel punto non abbiamo più barriere mentali. Si segue il flusso della creatività e il risultato ci appartiene.

Esercizio di scrittura creativa
Ogni giorno scrivete qualcosa. Se non avete idee aprite a caso il vocabolario e partite dalla prima parola che leggete. Scrivete almeno per 10 minuti di fila. Poi aumentate ogni giorno di 5 minuti. Alla fine della settimana vi troverete a scrivere per 40 minuti continuati senza sosta né interruzioni. Sono sicura che a questo punto i canali sono aperti per nuovi racconti e poesie.

Buona scrittura a tutti!