Vorrei che il tempo si fermasse sulla cosa più cara che posseggo.
Solo per un momento.
L’attimo di accorgermi di lei.
Sono stata così a lungo chiusa nel mia amarezza
Che l’ho persa di vista.

Così vago per cercarla.
Mi inerpico per montagne sconosciute.
Salgo, mi ferisco, sanguino lacrime di sofferenza.

Vorrei vederla: per un attimo: un solo attimo della mia breve vita.
Vorrei spiegare le ali di farfalla, e volare.
Le gambe sono un peso umano che non trattengo
Mi obbligano a seguire sentieri poco battuti.
E io ci vado. Perché la mia ragione è là.
Ma ora vorrei volare
E mi serve la cosa più cara che posseggo.
Mi basta un secondo.
Un solo secondo per la cosa più cara che ho.
Perché mi obblighi a cercarla nel cuore?