Quando si scrive con passione, le parole danzano. A me qualche volta capita di danzare con la mia scrittura, o quella dei miei autori preferiti, non sempre perché scrivere è una faticaccia. Non è facile come i più pensano. Mi sento spesso dire: che bel lavoro che fai. Sei fortunata. Sì, lo sono. Ma chi crede che scrivere sia una passeggiata ignora l’enorme sacrificio che c’è dietro ad ogni parola. 

Un testo va studiato, meditato, soppesato.
Le parole vanno tagliate, accorciate, amate.

La fretta, i tempi di consegna, le richieste dei clienti sono i nemici di uno scrittore, perché non farli diventare i nostri migliori alleati?

Danzare libera la muscolatura, rasserena l’animo, tonifica e fa bene all’eros.

Basta un po’ di musica e voilà, ci si riprende subito dallo stress. Questo non significa che dopo scriveremo un capolavoro, significa che ci siamo energizzati. Come quando si beve un caffè, si mangia cioccolato o si fa all’amore. Ecco, un modo ancor più bello per scrivere. Bisogna sbarazzarsi di qualche ansia per scrivere fluido senza zavorra alle mani. Altrimenti ci si sente paralizzati, bloccati.

Trovarsi davanti ad una pagina bianca che ti scruta, ti giudica, ti seziona è quanto di peggio possa capitare ad uno che scrive. Meglio sbagliare e non cedere alla procrastinazione. Lo scrittore sa che il suo peggior sabotatore è se stesso, nessun altro.

Questo post è un piccolo sfogo sulla vita di chi scrive per professione: una vita fatta di gloria; alcuni like e pochi contatti. Molti “sei brava” e poco lavoro. Eppure la vita di un copy è questa che piaccia o meno. Si aprino le danze allora: musica maestro!