È un periodo in cui mi dedico principalmente alla poesia. In cui prendo i sonetti di Sheakespear e li leggo ad alta voce per il puro piacere di sentire quelle parole vibrare in me. Ma adesso, dopo aver finito un romanzo, a mio dire molto bello, Giochi d’infanzia di Lynne Sharon Schwartz, e riletto alcune parti de Lo zen nell’arte della scrittura di Ray Bradbury, ho messo da parte alcuni suoi consigli sulla scrittura che voglio condividere con voi.

Noi scrittori facciamo così:
Creiamo tensione verso la risata, poi diamo il permesso e la risata viene.
Creiamo tensioni verso il dispiacere, e alla fine diciamo piangi, e speriamo di vedere il nostro pubblico in lacrime.
Creiamo tensioni verso la violenza, accendiamo il razzo e via.
Costruiamo strane tensioni dell’amore, dove molte altre tensioni si mescolano per essere modificate e trascese, e permettono questo godimento nel pubblico.
Costruiamo tensioni, specialmente oggi, verso la malattia, e poi, se siamo buoni a sufficienza, se abbiamo talento a sufficienza, se siamo perspicaci a sufficienza, facciamo star male il nostro pubblico.
Ogni tensione cerca la propria fine, la liberazione e il riposo.

Esercizio di scrittura creativa
Bradbury ha parlato di tensione. Una tensione non fine a se stessa, ma liberatoria. La cosa più brutta di un romanzo è quando ci lascia quel senso di insoddisfazione perché alcuni personaggi sono stati trattati superficialmente, nonostante avessero un ruolo importante, o semplicemente perché lo scrittore crea una tensione forte e non ce ne libera, nemmeno col finale. Proviamo a farlo noi. Scriviamo qualcosa che ci emozioni davvero. Che sia amore, sesso, thriller, noir… una volta che abbiamo creato tensione emotiva, liberiamola.

Per capire se sono riuscita a liberare la tensione provo a rileggere ad alta voce il testo. Se alla fine mi sento leggera significa che quel carico emotivo l’ho lasciato volare via. Se non provo questa sensazione lavoro di gomito sul testo fino a quando non avverto felicità e leggerezza. Perché se non mi libero di una tensione finirò col portarmela dietro per molto molto tempo. E non è bene per la mia salute né per quella dei miei cari.

Buona scrittura a tutti!