Come un uragano
spento nella notte
la parola tace
nell’umida dimora:
ci son fiori che danzano
alberi che cinguettano
c’è una quercia
un cipresso
e more deliziose
al banchetto riservato
tutto è pronto per la festa
con l’invito ancora lì
infeltrito sulla tavola
la penna intinge nell’inchiostro
e teme il dettato del cuore:
nel silenzio fu scritta
quella lettera
e nel silenzio dimenticata.