Avete mai pensato che sopra le vostre teste, o meglio, un po’ più su, insomma fra le nuvole, ci fossero due condottieri che con spade e corazze si battessero per voi?
Ebbene, Ammoniaca lo pensava! Anzi ci credeva proprio.
Era sicura che ogni qualvolta avesse un problema – i famosi dubbi amletici per capirci – quei prodi guardiani imbracciassero le spade dando inizio al combattimento.
Da un lato il tenace Paura e dall’altro lato il valoroso Coraggio.
Paura e Coraggio erano i loro nomi.
Un giorno volle che i pensieri di Ammoniaca prendessero la forma di moscerini.
Ogni notte, intorno alle 3 circa, arrivavano puntuali nella sua camera, e le giravano intorno.
Una vera invasione di insetti che non le dava pace.
In una di quelle visite Ammoniaca ebbe una visione: fra le nuvole era scoppiata una guerra e Paura e Coraggio avevano ormai perso ogni forma di controllo.
Fu in quel momento che i moscerini si fecero più dispettosi, ficcandosi nelle orecchie o prendendo di mira gli occhi.
Quel povero corpo non aveva pace.
Ammoniaca stava ormai perdendo i sensi. Finché, scelse di reagire.
Istintivamente balzò in piedi e pronunciò ad alta voce strani versi. La scena si svolse sotto lo sguardo vigile dei moscerini che soddisfatti del lavoro, svolazzarono via.
La fanciulla avvertiva calore. Parlava, parlava e parlava:
Salve amici,
niente paura
sono qua
amici miei salve,
niente paura
tre, trentatré, voilà.
Venne così catapultata fra le nuvole. Dove tutto è favola. Lei stessa era favola.
La luna piena illuminò quel mondo irreale.
La sua missione? Cercare Paura e Coraggio e fermare la guerra.
Fluttuava Ammoniaca e per la prima volta era felice, libera, indipendente.
Ruggiva pensieri di coraggio mentre col pensiero cercava i due guerrieri.
Li vide privi di forza che lottavano.
Ognuno forte delle sue ragioni.
Più volte sul punto di cedere, Paura e Coraggio erano inarrestabili.
Nessuno poteva uccidere l’altro perché indissolubilmente legati.
Ma la guerra destabilizza il senno e ora bramavano sangue, urlando: «vittoria»!
Ammoniaca lasciò che l’intuito la conducesse.
In se stessa scoprì il male profondo. Nero. Maleodorante. Irrispettoso.
Col suo desiderio di sopravvivere aveva scatenato la guerra fra Coraggio e Paura.
Una lotta impari che avrebbe distrutto anche Ammoniaca.
Solo lei poteva fermarlo. Solo lei aveva il potere. Solo lei conosceva il segreto.
Il segreto!
Fuori neve
dentro pioggia
ma giù il caldo
abbonda
e porta oro
che tutto cessi!
Paura e Coraggio al suono di quelle parole, bloccarono gli attacchi.
E le armi lasciarono spazio a un fugace sorriso.
Di sicuro un giorno avrebbero di nuovo impugnato le armi, ma non per uccidersi.
La guerra era finita. Il segreto, svelato.